Movida, ovvero il silenzio degli innocenti

DI DEBORA BILLI

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I giovani sono stati chiusi in casa per settimane, non uscendo praticamente mai, visto che in famiglia non fanno la spesa. Hanno chiacchierato con gli amici via whatsapp, coccolato le fidanzate via messenger, seguito lezioni via zoom.
Hanno dormito fino a tardi, videogiocato di notte, chiusi nelle loro stanze senza farsi vedere né sentire e senza litigare con nessuno.
I giovani non si sono affacciati ad urlare contro chi “infrange le regole”, non hanno denunciato vicini, non hanno minacciato passanti.
I giovani hanno visto sfumare tanti loro progetti, cancellare viaggi tanto sognati, ritardare esami, perdere stages, infrangersi rapporti sentimentali. Ora non possono più neppure andare al cinema, in palestra, a un concerto, a ballare.
I giovani sono le vittime innocenti, accomodanti e silenziose, di tutto questo disastro. Chi li accusa e li addita per una birra -tutto ciò che rimane loro in mano- è solo una persona spregevole. Un politico, un giornalista, un governante spregevole.

Debora Billi

Fonte: www.facebook.com

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26.05.2020

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