Nasce la Rete dei Sindaci per la moratoria 5G, ma le ARPA autorizzano già 6.000 nuove antenne

oasisana.com

In nome della difesa della salute pubblica minacciata dall’overdose elettromagnetica e nella riaffermazione del ruolo del primo cittadino come massima autorità sanitaria locale, nasce la Rete dei Sindaci italiani per la moratoria 5G.

A darne ufficialmente notizia è stata ieri Domenica Spinelli, Sindaco di Coriano (Rimini) intervenuta insieme ad Enrico Vignati dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani (ANPCI) nello speciale organizzato dalla Web TV de L’Informazione.info. “Andremo in Parlamento con la consulenza di legali per difendere i diritti dei cittadini seriamente preoccupati – ha detto il Sindaco Spinelli ricordando il lavoro svolto su questo tema dall’ANPCI presieduta da Franca Biglio – non è ammissibile che il Sindaco sia esautorato di poteri, anche perché Regolamento e Piano di Localizzazione Antenne consentono poi sempre all’industria di avere l’ultima parola sul sito dove installare o meno l’antenna in un luogo ritenuto strategico. Le legge è tutta in favore delle compagnie telefoniche: perché allora il Governo non fornisce studi e prove sugli effetti del 5G?”

La nuova rete intende partire dalla posizione precauzionale assunta in poco tempo da oltre 600 Comuni e Sindaci d’Italia che hanno approvato ordinanze e atti amministrativi per la moratoria, numero che certamente sarebbe aumentato senza la conversione in legge da cosiddetto Decreto Semplificazioni nella norma dettata al Governo dal Piano Colao.

Di questi 600 atti, circa 400 sono ordinanze sindacali urgenti e contingibili: non essendo retroattiva la legge che ne vieta l’emanazione per bloccare il 5G, restano tutt’ora vigenti e ne impediscono di fatto l’avanzata, se non appellate e annullate dai TAR. Secondo un’indagine pubblicata oggi da Wired col titolo “Perché il 2021 sarà l’anno della verità per il 5G in Italia“, solo 17 di queste circa 400 ordinanze sarebbero state revocate o sospese dagli stessi sindaci all’indomani del DL Semplificazioni, restando in piedi e vigenti quindi il restante 99%.

Wired sostiene di aver richiesto l’accesso agli atti a tutte le ARPA, le agenzie regionali per la protezione ambientale, comprese le provinciali di Bolzano e Trento: al netto della mancata riposta delle ARPA Marche e Puglia e dei dati parziali forniti da Lazio, Campania e Abruzzo, dal 2019 ad oggi già 5.145 antenne 5G sarebbero state autorizzate in tutta Italia. Se a questo numero aggiungiamo anche le 316 antenne delle 701 nuove montate a Roma, dandone per scontate altre nelle regioni che non hanno risposto all’accesso agli atti, si arriva facilmente alla cifra delle oltre 6.000 stazioni radio base con infrastruttura 5G autorizzate dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.

È della sola compagnia francese la carta intestata di 1.762 domande di installazione, stando ai dati raccolti da Wired dagli atti più completi (non indicano gli operatori le richieste di Campania, Piemonte, Veneto, Bolzano, Trento, Sicilia e Umbria e per alcune province di Lazio e Abruzzo). – scrive Wired nell’indagine – Iliad, d’altronde, deve costruirsi una rete da zero. Ma anche tutte le altre compagnie hanno piani ambiziosi per i prossimi anni. Tim raggiunge con il 5G fino a 2 gigabit al secondo (Gbps) Roma, Milano (al 90% entro fine anno), Torino, Firenze, Napoli, Ferrara, Bologna, Genova, Sanremo, Brescia e Monza con il primo autodromo d’Europa. E nel 2021 punta ad arrivare alle principali città, destinazioni turistiche e distretti industriali, fino a una copertura nazionale nel 2025.

Vodafone da giugno 2019 ha lanciato il 5G su rete commerciale a Milano (dove ha superato il 90%) e in 28 comuni dell’area metropolitana, Roma, Torino, Bologna e Napoli. E dopo il capoluogo lombardo, dove ha sperimentato 41 progetti, ha lanciato test a Genova e Catanzaro. Wind-Tre punta a raggiungere 70 capoluoghi nel 2021 (dai 60 attuali), forte di un investimento di 6 miliardi in cinque anni che oggi le assicura la copertura del 55% del territorio nazionale. Fastweb invece lancerà nei prossimi giorni la sua offerta. Il 5G sarà incluso in tutte le tariffe, di clienti vecchi e nuovi, e le prime città raggiunte saranno Milano, Bologna, Roma e Napoli.”

FONTE: https://oasisana.com/2020/12/22/nasce-la-rete-dei-sindaci-per-la-moratoria-5g-ma-le-arpa-autorizzano-gia-6-000-nuove-antenne-video/

Pubblicato da Valentina Bennati – ComeDonChisciotte.org

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