Nazionalisti ucraini sparano sui civili in fuga da Mariupol

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Mariupol, decima città ucraina per popolazione, situata sul mar d’Azov a pochi chilometri a sud di Donetsk, è ormai una città al collasso, dove imperversano violenze e saccheggi. I finanziamenti occidentali ai battaglioni neo-nazisti locali hanno solo complicato la situazione, prolungando una guerra che, iniziata dalla Russia sui soli obiettivi militari, sta coinvolgendo sempre più le popolazioni locali.

Ecco una dimostrazione di chi sono i “buoni”, quelli che i media dipingono come i salvatori della patria contro il demonio russo. In larga parte mercenari al soldo della NATO, tutti nazisti, i nazionalisti ucraini stanno seminando il terrore nella madrepatria da almeno otto anni, con il favore e beneplacito degli occidentali. Ieri ci hanno regalato un’altra storia di terrore e morte: marito e moglie in fuga da Mariupol, una delle città nevralgiche della guerra in corso, giunti al confine si rendono conto che c’è stata una strage e, atterriti e sconvolti, cercano di soccorrere le vittime, ma i nazionalisti sparano anche su di loro, uccidendo la donna e ferendo l’uomo, che ha diffuso il video dopo essersi messo in salvo presso dei parenti nella regione di Berdyansk.

(Fonte Video Dal Fronte)

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(ATTENZIONE IMMAGINI FORTI)

MDM 04/03/2022

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