«No ai brevetti sui vaccini», «No alla proprietà sulla vita» e «Salute bene comune» sono i tre slogan della manifestazione indetta dal centro sociale Pedro che si terrà sabato 3 aprile alle 15 davanti al Padiglione 6 della Fiera di Padova, al punto vaccini cittadino. La manifestazione è stata convocata poche ore prima che venissero sospese per una settimana dalla Ulss 6 Euganea le vaccinazioni degli over 80 «per ritardi nelle forniture dei vaccini Pfizer», aggravando una situazione già drammatica. Di seguito l’appello della manifestazione. Scarica il volantino.
Sono andate su tutti i giornali le lunghe file di auto attorno ai padiglioni fieristici attualmente adibiti a centri di vaccinazione per la cui gestione si è arrivati ad utilizzare le forze dell’ordine.
Questi situazioni sono l’espressione, a portata di fruitore, di un meccanismo che pone un bene primario a merce di scambio su cui generare un profitto.
All’interno di un quadro pandemico che ha visto la progressiva contrazione della capacità economica degli Stati nella dimensione dei servizi ai cittadini nelle forme di reddito e welfare, l’investimento che ha fatto l’Unione Europea per la ricerca sui vaccini per il SarsCov-2 non è stato altro che un finanziamento a fondo perduto alle case farmaceutiche per la produzione di un prodotto al fine di creare profitto.
I vaccini, seppur non porranno completamente fine all’emergenza pandemica, possono proteggere le persone, soprattutto quelle più fragili, dal contrarre la malattia; quindi porre un brevetto sui vaccini significa porre un brevetto sulla vita.
Rendere contingentabile e limitare la produzione di un bene primario ha come unico fine quello di generare profitto sulla vita delle persone.
Per questi motivi sabato 3 aprile alle ore 15 saremo davanti al centro vaccinale a Padova, dove questa contraddizione si fa più evidente.
La vita non è un fattore economico,
No al brevetto sui vaccini.