Sta messo così male, il partito di Zingaretti, da “manganellare” un blogger come Massimo Mazzucco, calunniandolo in modo plateale? Sembrerebbe proprio di sì, vista la dose di olio di ricino (mediatico) somministrata – sulla pagina Facebook del partito, nientemeno – all’autore del video “Il ministero della verità“, diffuso l’11 aprile e vicino al milione di visualizzazioni, su vari account YouTube. Nel mirino di Mazzucco, il doppio attacco in corso: da un lato i media mainstream che raccontano solo mezze verità, e dall’altro il governo Conte che minaccia di imbavagliare il web indipendente. Da qui però a scatenare l’anatema del Pd attraverso i canali ufficiali del partito, ne corre. «Mi hanno diffamato», protesta Mazzucco in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”: «La pagina ufficiale del Pd non può permettersi una cosa del genere, quindi riceveranno la giusta richiesta di correzione, al più presto». Sottinteso: nel caso, poi, ci si vede in tribunale. L’esordio del post targato Pd è un capolavoro comico: «Sempre loro, i bufalari No-vax». Va bene che la nuova Inquisizione si arroga il diritto di stabilire quali sono le fake news e quali invece le verità (rivelate da Dio, direttamente a Zingaretti). Ma definire “no-vax” un classico “free-vax” come Mazzucco è decisamente ridicolo.
«Egregio signor Zingaretti – replica Mazzucco – mi rivolgo a lei perché è comparso un post inqualificabile e diffamatorio sulla pagina Facebook ufficiale del Pd». Aggiune Mazzuco, nella lettera destinata al segretario Pd: «L’articolo comincia malino, con la frase “i no-vax tornano all’attacco”. Io non sono mai stato un no-vax, e questo lo sanno tutti. Io sono per la libertà di scelta, che è una cosa molto diversa. Quindi, o il suo articolista è un ignorante, oppure è in malafede e mente, sapendo di mentire. In ciascuno dei due casi, le consiglio di licenziarlo e di mandarlo a sbucciare le patate alle feste dell’Unità». Sempre su Facebook, il Pd definisce Mazzucco «noto complottista» e addirittura «fautore della cura del cancro con il bicarbonato di sodio». Mazzucco addirittura oncologo, fautore di cure? Siamo al delirio: il riferimento (sgrammaticato, letteralmente folle) è probabilmente al medico Tullio Simoncini, uno dei tantissimi sanitari citati da Mazzucco nel documentario “Cancro, le cure proibite”. Nel film, l’autore, lungi dal prescrivere terapie (fin qui non risulta che Mazzucco sia mentalmente infermo, al punto da spacciarsi per medico), si limita a informare il pubblico sull’esistenza di alcune terapie oncologiche alternative, tra cui quella di Simoncini col bicarbonato, coronate da importanti successi ma regolarmente oscurate dai grandi media. In pratica: Mazzucco fa il lavoro di informazione che i giornalisti non svolgono quasi più.
Nel post-spazzatura contro Mazzucco, il Pd pubblica una foto del video-reporter con sotto la scritta “La vaccinazione viola la Costituzione”, come se si trattasse di una frase effettivamente pronunciata da Mazzucco. «Non sono così imbecille da pensare una cosa del genere: sono invece convinto che a essere incostituzionale sia l’obbligo vaccinale recentemente introdotto, che è cosa ben diversa». Al montaggio fotografico farlocco, il Pd aggiunge la dicitura “Fake” (ma è proprio il Pd ad aver fabbricato un “fake”!). Sempre il Pd accusa Mazzucco di evocare uno scenario in cui vi sarebbero aziende, «ovviamente con i cattivissimi politici al seguito», già pronte a sfruttare l’emergenza coronavirus per imporre «una serie di vaccinazioni di massa obbligatorie». C’è da ribaltarsi da ridere: pochi giorni dopo l’attacco squadristico contro il video-reporter, proprio Nicola Zingaretti ha disposto, per i cittadini del Lazio, la vaccinazione (antinfluenzale) obbligatoria per gli over-65, pena l’esclusione sociale. Quindi Mazzucco cos’è, un pazzo farneticante o un facile profeta? Di sicuro, il Pd rimedia l’ennesimo figurone, qualificandosi come una sorta di compagnia d’avanspettacolo. Ma con un vizietto: la voglia matta, vagamente mussoliniana, di zittire chi non la pensa come Zingaretti & friends.
Nel seppellire le verità giornalistiche esibite da Mazzucco come «pericolose teorie antiscientifiche» contro le vaccinazioni, il Pd considera proprio il vaccino «l’unico rimedio possibile». Letteralmente: anche se il vaccino per il Covid ancora non esiste, e se metà dei virologi dubitano comunque che potrà mai essere efficace, dal suo alto magistero scientifico la pagina Facebook del “fratello di Montalbano” ha già deciso che solo il vaccino potrà salvare gli italiani, nonostante le molte cure efficaci che vari ospedali stanno annunciando. Stessa flessibilità mentale – e stesso stile – del professor Roberto Burioni, il virologo che ha avuto il coraggio di chiedere alla magistratura, nientemeno, la chiusura del video-blog “ByoBlu”, il più amato e seguito dagli italiani. Manco a dirlo, il Pd lo segue a ruota: «Togliamo voce e seguito ai bufalari No-vax», chiosa, ri-calunniando Mazzucco. Ecco, appunto: togliamo voce. Bruci, Mazzucco, sul rogo che la task force inquisitoriale che il solerte Andrea Martella ha appena allestito. Agli italiani verrebbero negate informazioni cui tengono? Stiano tranquilli: sarà il Pd a stabilire quali informazioni potranno circolare e quali no, nella Repubblica Islamica dello Zingarettistan. Del resto, gli italiani sono dei bambinoni: restino sui balconi a cantare l’Inno di Mameli, e imparino a fidarsi solo del Ministero della Verità. Scherzi a parte: possibile che il marmoreo Pd abbia così tanta paura, per il proprio potere, da temere addirittura una voce indipendente come quella di Massimo Mazzucco, semplice battitore libero in questa povera post-democrazia asfaltata da Giuseppe Conte?