Di solito la motivazione che si adduce al fatto che si fanno meno figli in Italia (ultima per nascite in Europa), è che non ci sono abbastanza soldi o garanzie per mantenerli. La cosa però non torna, perché ad avere più figli in proporzione pare siano gli immigrati, che non hanno maggiori garanzie o tutele. Poi non si spiega nemmeno perché nel 1946, subito dopo la seconda guerra mondiale quindi con una situazione difficilissima, eravamo il paese che in Europa faceva più figli.
Quindi evidentemente non si tratta di garanzie che mancano. Il problema più che economico parrebbe essere esistenziale. Il sistema attuale punta tutto sull’individuo, invita a pensare solo ed esclusivamente a se stessi, possibilmente in competizione o in guerra con gli altri per raggiungere la soddisfazione di ogni desiderio materiale indotto.
In un quadro simile, avere dei figli levando tempo a se stessi e alla propria realizzazione non è molto di moda. Inoltre siamo bombardati costantemente da messaggi di paura e terrore perché con quelli si ottengono ricavi e pubblicità nei programmi televisivi e sui giornali. Di certo messaggi simili non aiutano le persone a intravedere prospettive rosee pensando di avere figli.
Poi, l’individualismo, l’arrivismo, la competizione sfrenata hanno distrutto il senso di comunità e le persone sono sempre più sole, quindi per avere un po’ di compagnia spesso prendono un animale domestico. Lo fanno magari anche perché un cane o un gatto sono di sicuro meno problematici di un essere umano; possiamo dire loro quello che vogliamo senza venire delusi o senza che ci rispondano per le rime.
Possiamo anche insultarli, trattarli male, picchiarli (possibilmente non visti) e non ci andranno a denunciare. Si vedono a volte persone che riversano frustrazioni e fissazioni sui loro animali, i quali purtroppo non possono fare granchè.
Poi spesso, soprattutto nel caso dei cani, obbediscono, cosa che non si può pretendere sempre e comunque da un essere umano. Insomma, tanti vantaggi e poche scocciature.
Non direi nemmeno che il mantenimento di un animale domestico costa poco, perché ormai c’è una industria enorme per il settore, interi supermercati dedicati solo a loro. Pubblicità ovunque per vendere una infinità di cose incredibili di cui in realtà cani o gatti non hanno bisogno. Cucce riscaldate con tutti i comfort e addirittura bastoncino in legno di ulivo da lanciare alla modica cifra di 9 euro. Perchè si sa, il legno di ulivo è amico degli animali…
L’affetto e la maniacalità che si ha per gli animali domestici è a volte veramente eccessivo, morboso e viene da chiedersi cosa penserebbero nell’osservare gli umani fare le cose più assurde. Riversare un amore maniacale verso un animale come mai si farebbe con nessun essere umano, compresi parenti e amici, è quantomeno singolare.
Inoltre, avere tutto questo amore maniacale verso alcuni animali e poi mangiarne tranquillamente altri, provenienti magari da allevamenti intensivi (vero inferno in terra), è un altro dei tanti misteri senza risposta.
Gli animali vanno rispettati, trattati bene (possibilmente tutti), ma che diventino surrogati degli esseri umani, oggetto di attenzioni morbose e veicolo di spreco di soldi, ecco, lo trovo decisamente eccessivo. Forse è il caso di riscoprire le relazioni con gli altri esseri umani, aprirsi a chi ci sta intorno oltre che ai nostri simpatici amici animali, e nel contempo dire basta agli allevamenti intensivi; allora sì che saremmo veramente amici degli animali e tuteleremmo anche la nostra salute.