Di Aleks di Black Mountain
Introduzione
Le cose si stanno sviluppando rapidamente, soprattutto in Medio Oriente. Stiamo assistendo a eventi a cui diversi anni fa non avrei nemmeno pensato. Naturalmente, tali eventi creano paura nelle persone. Anche se da una prospettiva globale la situazione non è ancora critica, lo è davvero per le popolazioni e per le risorse militari straniere del Medio Oriente e nel Medio Oriente.
Il principale attore della regione, l’Iran, sta spingendo per l’espulsione delle forze straniere dal Medio Oriente e sta accelerando i suoi sforzi. D’altro canto, le forze occidentali nella regione stanno cercando di calmare gli animi per mantenerne il controllo. E questo porta ad un grande gioco del “pollo” in quelle terre. Chi sarà il pollo? Vediamolo assieme […].
L’Asse della Resistenza
[…] L’Iran ha innescato il piano di resistenza delle Forze Quds; un piano sviluppato principalmente dal generale iraniano dell’IRGC assassinato, Qasem Soleimani.
L’Iran “controlla” l’Asse della Resistenza […].
Cosa sono le Forze Quds? Ebbene, a volte li paragono al gruppo di Wagner. Ciò non è del tutto vero poiché i combattenti Wagner sono mercenari e sono pagati per quello che fanno come attori non statali. Ma ecco perché li confronto:
- Hanno un nucleo altamente specializzato per la pianificazione, l’esecuzione e il controllo delle operazioni (Livello 1).
- Dispongono di forze speciali altamente motivate e addestrate nella guerra aperta e diretta e per le operazioni segrete dietro le linee nemiche. Non solo sul campo di battaglia, ma anche travestiti da civili schierati in tutto il Medio Oriente e persino in alcuni paesi del Nord Africa. Il loro scopo è influenzare la politica negli altri paesi musulmani e organizzare il cosiddetto “Asse della Resistenza”. Si tratta di un’alleanza informale tra varie (i dettagli sono sconosciuti) organizzazioni, paesi, aziende, milizie, ecc. in tutto il Medio Oriente, con un unico scopo: liberare il Medio Oriente dagli occupanti stranieri. Nessuno sa chi sia classificato come “occupante straniero” oltre alle forze occidentali. Quando diciamo che l’Iran controlla XYZ, non vuol dire che l’Iran può dare ordini a XYZ […].Non lo so con certezza poiché i dettagli sono riservati, ma dai dati che posso trovare, funziona così: l’Iran fornisce potere politico, denaro, vantaggi economici, armi, addestramento e strategia alle potenze regionali quando accettano di unirsi all’Iran. Questa è l’“Asse della Resistenza”. Ciò incorpora non solo attori statali, ma anche attori non statali come milizie, aziende e così via (Livello 2). Il punto riguardo al Livello 2 è il seguente, ed è cruciale: non appena il piano Quds viene attivato non si potrà più tornare indietro. Il Rubicone viene attraversato. Tutti gli operatori Quds […] agiscono per aiutare a coordinare le mosse. E dal momento in cui lo hanno fatto, diventano visibili al Mossad. Non c’è modo di tornare indietro. La fine di questo processo che è appena iniziato sarà un Medio Oriente libero (dal punto di vista iraniano), oppure la fine del Medio Oriente. Tenetelo presente per ciò che vedremo in seguito.
- Il Livello 3 è costituito da tutte le forze alleate e affiliate in tutto il Medio Oriente impegnate nell’obiettivo comune di liberare il mondo musulmano dall’occupazione. Tra queste forze infatti possiamo trovare anche i “nemici” dell’Iran. È assolutamente possibile che ex nemici sul campo di battaglia possano far parte di questa alleanza informale. Tuttavia, qui possiamo trovare organizzazioni come Hamas e Hezbollah o “attori statali” come gli Houthi. Ma anche molte altre organizzazioni e intere nazioni, come la Siria e l’Iraq.
I livelli 1 e 2 sono come l’ex organizzazione Wagner al suo apice.
Forse ora è un po’ più chiaro cosa intendo quando scrivo del controllo dell’Iran su XYZ. Si tratta di un’alleanza informale istituita per raggiungere un più alto obiettivo comune […].
I recenti attacchi ad Al-Tanf
La “guerra” di Israele contro Hamas (cioè contro il popolo palestinese) è l’acceleratore di fuoco dell’intera operazione. Spiegherò di più su quel particolare campo di battaglia più in là.
Ma finché gli eventi a Gaza continueranno, gli attacchi contro le forze israeliane e statunitensi in tutto il Medio Oriente aumenteranno di giorno in giorno. Agli inizi c’erano solo “lesioni psicologiche”; ora abbiamo tre soldati americani morti. Questo è l’inizio e potrà di giorno in giorno solo peggiorare.
Di solito, gli americani o gli israeliani reagiscono duramente in tali eventi. Ora stanno esaurendo le opzioni. Ne sapremo di più in seguito. Ora concentriamoci sul recente attacco alla base americana in Siria. Siria? Il governo degli Stati Uniti insiste sul fatto che questi tre americani sono stati uccisi in una base in Giordania vicino al confine siriano. In un campo chiamato Torre 22… […]. (In realtà) Queste truppe sono state uccise e ferite in Siria nella base di occupazione illegale di Al-Tanf. Qui i “combattenti della resistenza” (come oggi viene chiamata Al-Qaeda) vengono addestrati a combattere “contro Assad”. Significato: condurre attacchi terroristici contro siriani e comandanti iraniani dell’IRGC in Siria.
Ora, perché Washington insiste sul fatto che l’attacco (Droni? Missili? Non lo sapremo mai!) da parte dell’asse della resistenza è stato condotto contro la base in Giordania e non ad Al-Tanf in Siria? È molto semplice. Gli americani non hanno affari in Siria. Dal punto di vista del diritto internazionale, sono delle anatre sedute lì, libere di sparare […]. Stanno occupando un altro paese per “proteggere” (rubare) il suo petrolio e per “liberare” (uccidere) i siriani. Qualunque cosa accada loro è legale dal punto di vista del diritto internazionale.
Voglio sottolineare qui che, anche se mi riferisco agli “americani”, so che questi soldati vengono inviati lì illegalmente e che tutta la colpa è degli oligarchi occidentali. Vedo che la gente in America si sta rendendo conto di questo fatto.
Ma se l’Asse della Resistenza avesse attaccato la base americana in Giordania, ci saremmo trovati di fronte ad una situazione completamente diversa. Gli americani sono lì legalmente. Con il permesso del governo della Giordania. Attaccarli sarebbe un atto di guerra e questo giustificherebbe… parecchie cose.
Questo è il motivo per cui stanno cercando di spostare la scena in Giordania per usarla come giustificazione nel caso in cui decidano di reagire contro un attore statale (Iran/Iraq). Penso che la Giordania non ne sia affatto contenta e perciò ha già ufficialmente smentito queste voci.
La reazione americana
Dopo aver lasciato intendere per giorni che forse avrebbero annunciato di fare qualcosa, il presidente (???) Biden ha annunciato di non volere un’escalation in Medio Oriente. Va bene… Ne parleremo.
Ma prima, esaminiamo quanto segue: ci sono rapporti dall’Iran secondo cui gli americani hanno cercato di convincere gli iraniani, tramite l’ambasciata svizzera a Teheran, di lasciare che colpissero qualche edificio vuoto in Iran e a non reagire. Per salvare la faccia… Wow. Diversi anni fa, quando il generale Soleimani fu assassinato, avvenne sostanzialmente il contrario […].
Inoltre, gli americani stanno cercando di convincere gli attori regionali a fermare gli attacchi contro di loro, e FORSE, come ricompensa, alla fine gli americani si potrebbero ritirare dalla regione. È il tipico gioco occidentale. Mentire per ottenere una pausa per riorganizzarsi, per poi tradire tutti coloro che hanno accettato. Nessun attore regionale ci crederà più. Presumo che gli attacchi non solo non si fermeranno, ma aumenteranno e saranno più gravi di giorno in giorno.
L’Iran ha rifiutato. Tutte le milizie hanno rifiutato.
Voglio chiedervi ora di capire quanto segue: non è quello che desidero o la mia opinione; è solo la fredda realtà: il 7 ottobre è iniziata una guerra da parte dell’Asse della Resistenza. È iniziata contro Israele e contro l’occupazione occidentale del Medio Oriente. Come affermato più sopra, non finirà prima che tutte le forze di occupazione lascino il Medio Oriente, che in Israele la soluzione dei due Stati sia stata implementata, o che tutte le persone in Medio Oriente siano morte… punto.
Non ci sono emozioni qui; non ho interessi personali nella regione. Questa è una valutazione logica di ciò che sta accadendo attualmente nella regione. Il processo non si fermerà fin quando uno dei due scenari non verrà attuato.
I polli a Washington
Come dicono giustamente molti commentatori, a Washington ci sono molte persone “gentili” che infuriano e cercano di fare il possibile per convincere i veri decisori ad attaccare l’Iran. Conosciamo i nomi di quei neoconservatori. Fortunatamente, non hanno nulla da dire sulla tutela degli interessi superiori degli oligarchi occidentali.
Personalmente non mi aspetto che nell’immediato futuro ci sia un attacco all’Iran. Non si tratta di una nuova valutazione dopo il disastro dell’ambasciata svizzera a Teheran. Leggete i miei articoli precedenti e vedrete che non ritengo probabile un attacco all’Iran.
[…] Un attacco all’Iran costerebbe circa uno o due milioni di vittime in tutto il Medio Oriente, decine di migliaia di vite americane, e probabilmente non esisterebbe più la soluzione dei “due Stati”; ma piuttosto la soluzione “Un solo Stato” senza Israele nell’equazione… Per non parlare delle conseguenze per il sistema economico occidentale. Senza forniture di Petrolio dalla Regione già da molto tempo.
Sir Isaac Newton
Perchè è così? A causa della fisica. Non si può combattere la fisica.
Bene… Usiamo qui un po’ di ironia per un argomento triste:
“Se attacchi direttamente il suolo iraniano, tutte le tue forze, senza esperienza, disperse e non protette in tutto il Medio Oriente, potranno mettere alla prova la precisione dei missili iraniani. Che si tratti delle vostre basi, delle vostre navi, dei vostri aeroporti o delle infrastrutture civili e militari israeliane. Perderai all’incirca 20.000 soldati nelle prime due settimane”.
E questo sarebbe solo l’inizio.
Sappiamo che la ritorsione colpirebbe centinaia di migliaia di civili in tutto il Medio Oriente. Ma l’Asse della Resistenza sui radar non appare. È ovunque. Non puoi combatterlo. Puoi arrecare il maggior danno possibile alla regione solo finché non sarai costretto a evacuare, proprio come in Vietnam.
Per essere chiari […] penso che potremmo assistere ad un ritiro americano dalla regione entro un anno o due, senza una guerra contro l’Iran.
Ovviamente so che potrei fatalmente sbagliarmi, ma per il momento è quello che credo.
Supponiamo che mi sbagli e che inizi una guerra su larga scala contro l’Iran. In tal caso, Dio aiuti le persone del Medio Oriente e le famiglie americane […].
Israele
[…] il primo ministro israeliano ha condannato il suo paese a una sconfitta strategica. Riconosco che l’Iran, con l’aiuto della Cina e l’approvazione della Russia, ha mostrato un panno rosso al Toro infuriato israeliano (Netanyahu). E questo toro ha commesso un errore fatale ma del tutto prevedibile e si è scagliato contro questo panno rosso, proprio contro Gaza. Questo è stato un errore fatale! E non può essere ribaltato. Questo genio [malefico, ndt] non può essere rimesso nella bottiglia.
Israele ha perso un numero significativo di vite umane nel nord di Gaza, oltre a numerose risorse militari. Israele non è un grande paese e le sue forze armate non sono così grandi come molti pensano. Le forze armate sono state seriamente degradate.
Il prossimo obiettivo di Israele sarebbe conquistare il sud di Gaza. Da un punto di vista militare, la mossa logica sarebbe quella di tagliarla fuori dal confine egiziano. E sì, Hamas si è ritirato nel sud di Gaza e lì si è impegnato a resistere per l’ultima volta. Ma poi… Israele ha cominciato a ritirarsi da diversi luoghi di Gaza. Ha ritirato importanti brigate per riposizionarle ai confini del Libano. Perché?
Non ha senso. Israele ha avuto la possibilità, subendo gravi perdite, di “conquistare” Gaza, ma all’ultimo minuto si è fermato e ha cominciato a ritirarsi. Non è quello che farebbe Netanyahu.
Vi offro un parere. Non posso verificarlo, ma presumo che Netanyahu abbia ricevuto informazioni credibili, forse dagli americani o da altri, secondo cui Hezbollah è pronto a entrare in Israele dal nord non appena gli israeliani saranno pienamente impegnati nella battaglia per il sud di Gaza. Il che essenzialmente assesterebbe un colpo mortale a Israele.
Ora dobbiamo capire che Israele non ha più le forze per attaccare Hezbollah in Libano. Ha già perso significative risorse corazzate; non ha esperienza nel combattimento corpo-a-corpo. Ed è decisamente troppo piccolo. Hezbollah è temprato dalla battaglia, come ha imparato attraverso le sue operazioni di terra nell’assalto alle città siriane occupate. Sono ben attrezzati, organizzati e formati. Inoltre, dispongono dei moderni missili necessari per decapitare le infrastrutture e gli aeroporti israeliani in pochi giorni.
Francamente, penso che questa sia una situazione molto tesa. Non so se Israele invaderà il Libano. Israele non è fisicamente in grado di farlo, ma Netanyahu potrebbe comunque decidere di farlo per disperazione. Se quest’ordine avverrà, sarà la fine dello Stato israeliano come lo conosciamo oggi. Voglio sottolineare che credo fermamente che Hezbollah non commetterebbe alcun crimine di guerra contro il popolo israeliano (non ho idea di come reagirebbero con i “coloni”). Secondo il mio parere, l’intera operazione è un’operazione iraniana/cinese/russa, e sono fermamente convinto che il sostegno della Russia a questa operazione sia stato dato in cambio della garanzia che l’obiettivo è una soluzione a due Stati, come richiesto dalla risoluzione 262 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Che garantisce che i civili rimarrebbero illesi.
Onestamente, non penso che ci sia alcuna via d’uscita da questa situazione senza la sconfitta e la resa strategica di Israele. E questa è l’unica vera responsabilità di Netanyahu. Ha tradito il suo paese e il suo popolo facendo quello che ha fatto.
Tuttavia, c’è speranza per una soluzione pacifica. Per quanto posso capire, sono in corso intensi negoziati clandestini tra Cina, Russia e le potenze regionali per raggiungere un accordo per la transizione pacifica verso una soluzione a due Stati. Tuttavia, non abbiamo ancora raggiunto il livello di sconfitta israeliana tale da richiedere un accordo da parte di Israele. È come l’Ucraina. Anche l’Ucraina ha già perso, ma è necessario che la sconfitta sia maggiore prima che alla fine si arrenda incondizionatamente.
Come sempre, devo sottolineare che quanto ho scritto non rappresenta le mie opinioni/desideri, ecc. Si tratta di una secca analisi della situazione nella regione, che è tragica e disastrosa. Innanzitutto per la situazione del popolo palestinese!
La tempesta
Voglio concludere questo articolo ribadendo che la tempesta è iniziata. E non c’è modo di fermarla finché non si concluderà in un modo o nell’altro. Ciò che vediamo non farà altro che peggiorare fino a quando, si spera, non sarà risolto in una situazione pacifica e migliore di quella odierna.
bmanalysis.substack.com
02.02.2024
Fonte : https://bmanalysis.substack.com/p/chickens-in-the-middle-east-i
NOTE
- https://bmanalysis.substack.com/p/geopolitics-update
- https://bmanalysis.substack.com/p/ukraine-and-the-middle-east-part
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Tradotto da OldHunter per ComeDonChisciotte.org per il Forum dei lettori