Quarta dose? Intanto nuovo studio accerta la correlazione tra vaccino e epatite

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Nelle scorse settimane si è cominciato a parlare di una nuova forma di epatite grave di origine sconosciuta che colpisce i bambini. L’Istituto Superiore di Sanità si è affrettato a chiarire con fermezza che il collegamento con il vaccino anticovid è del tutto infondato; tuttavia, la letteratura scientifica ultimamente sta dando sempre più conferme di casi di epatite che si stanno sviluppando dopo la vaccinazione anti SARS-CoV-2 e la condizione patologica sarebbe innescata sia da vaccini a MRNA che a vettore virale.

Agli studi in questione di cui avevamo dato già notizia in questo precedente articolo, si aggiunge adesso un nuovo lavoro scientifico fresco di pubblicazione che, per l’ennesima volta, correla la vaccinazione contro il Covid-19 all’epatite.
Nello specifico il caso riguarda un uomo di 52 anni che ha presentato “epatite acuta mista epatocellulare/colestatica dopo la prima dose di vaccino mRNA BNT162b2 e grave epatite dopo la seconda dose”. La prima volta è stato curato con un farmaco corticosteroide orale, in seguito per uscirne ha avuto bisogno di steroidi sistemici, acido ursodesossicolico e terapia immunosoppressiva a lungo termine.

Ora, il punto non è riuscire a risolvere, in tempi più o meno rapidi, la condizione patologica che si è venuta a creare a carico del fegato, come in questo e in altri casi, effettivamente, è stato possibile (per fortuna delle persone coinvolte). Il punto è che l’epatite può avere anche un effetto drammatico sulla salute di un individuo e sulla prognosi a lungo termine. Infatti, può andare da una malattia gestibile a un’insufficienza epatica acuta fulminante. Ad esempio, diciassette bambini, circa il 10%, dei 169 colpiti da epatite acuta di origine sconosciuta (alla data del 24 aprile scorso, ma il bilancio è in continuo aggiornamento) sono stati sottoposti a trapianto di fegato ed è stato segnalato già un decesso.

È fortemente inquietante che, in tutto ciò, le autorità sanitarie procedano a spron battuto senza il minimo dubbio, anzi si sente già parlare di probabile estensione della quarta dose in vista dell’autunno”.
Ma, forse, troppo tempo e denaro sono ormai già stati spesi per insistere che le iniezioni di questi farmaci sono estremamente sicure ed efficaci che adesso, per i responsabili, sarebbe insostenibile ammettere il contrario.

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VB

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