Senza se e senza ma, scarponi sul terreno e bugie a raffica. Il Primo Ministro Starmer dice a Trump di combattere la Russia alla maniera inglese

John Helmer
johnhelmer.net

Senza riserve! Senza se e senza ma!

Quando il governo britannico aveva reso pubblica la storia completamente inventata dell’attacco russo sul suolo britannico con un’arma chimica chiamata Novichok, Keir Starmer, allora ministro ombra del Partito Laburista, aveva annunciato di essere sicuro delle prove del governo. L’attacco, aveva detto Starmer, “merita di essere condannato da tutti noi senza riserve – senza riserve”.

Le prove presentate alla Camera dei Comuni dall’allora Primo Ministro Theresa May erano – aveva dichiarato Starmer alla BBC il 16 marzo 2018 – “la giusta conclusione, e per questo motivo, penso che sia molto importante sostenere l’azione che il Primo Ministro ha esposto mercoledì [14 marzo 2018]”.

La May aveva detto al parlamento che “non c’è altra conclusione se non quella che lo Stato russo è colpevole del tentato omicidio del signor Skripal e di sua figlia – e di aver messo in pericolo a Salisbury la vita di altri cittadini britannici, tra cui quella del sergente investigativo Nick Bailey. Questo rappresenta un uso illegale della forza da parte dello Stato russo contro il Regno Unito. E, come ho detto lunedì, ha avuto luogo nell’ambito di un consolidato schema di aggressione da parte dello Stato russo in Europa e oltre. Per questo motivo è necessario reagire in modo completo e deciso, al di là delle azioni che avevamo già intrapreso dopo l’omicidio di Litvinenko, per contrastare in ogni luogo questo schema di aggressione russa”.

Starmer aveva ripetuto quanto detto dalla May, parola per parola. L’attacco russo agli Skripal, secondo Starmer, “non è una novità. Come avvocato avevo rappresentato Marina Litvinenko e avevo avuto il privilegio di intentare una causa per suo conto contro la Russia per quell’atroce omicidio avvenuto dieci, undici anni fa. Questa non è la prima volta. Bisogna denunciare, senza se e senza ma. E abbiamo bisogno di un’azione decisa, come quella indicata dal Primo Ministro mercoledì”.

Il caso di Marina Litvineko, presentato all’Alta Corte nel 2014, aveva lo scopo di spingere il governo della May ad andare oltre l’inchiesta del medico legale sulle cause della morte per avvelenamento da polonio di suo marito, Alexander Litvinenko, avvenuta a Londra nel novembre 2006. La vedova Litvinenko e i funzionari britannici volevano chiudere l’inchiesta e aprire invece un’indagine pubblica in modo che il caso contro la Russia potesse essere pienamente pubblicizzato, ma le prove dell’MI6 che Litvinenko aveva pianificato di acquistare il polonio in Russia erano rimaste segrete [1].

In realtà, Starmer non era tra gli avvocati che avevano rappresentato Marina Litvinenko all’udienza dell’Alta Corte [di Londra] del 21-22 gennaio 2014; la sentenza era stata emessa l’11 febbraio 2014, e potete leggerla qui. Il nome di Starmer manca anche nell’elenco degli avvocati che avevano rappresentato la signora Litvinenko nel procedimento dell’Alta Corte tenutosi sei mesi prima.

Starmer non si era limitato a fare la voce grossa alla BBC. Il registro giudiziario del caso di Marina Litvinenko presso l’Alta Corte rivela che Starmer era stato bugiardo.

Una piccola riserva! Due se!

Donald Trump – nel marzo 2018 durante il suo primo mandato – era stato più riservato di Starmer. Il 14 marzo Trump aveva detto ai giornalisti alla Casa Bianca: “Beh, a me sembra – parlerò oggi con Theresa May – che si tratti della Russia, sulla base di tutte le prove che hanno. Non so se siano giunti a una conclusione… Ma mi chiamerà oggi…Theresa May mi parlerà oggi. Mi sembra che credano che sia stata la Russia, e certamente prenderei questa conclusione come un dato di fatto. Non appena i fatti saranno chiari, se saremo d’accordo con loro, condanneremo la Russia o chiunque sia stato”.

Ora il primo ministro Starmer incontrerà Trump alla Casa Bianca nel corso della settimana, proprio mentre Trump sta pubblicamente facendo capire che sta rivalutando le prove della colpevolezza russa per il periodo precedente l’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina. I “se” e i “ma” americani cominciano ad esercitare il loro peso contro la sfrenata propaganda bellica dei britannici.

Anche il Segretario di Stato Marco Rubio, dopo i suoi colloqui con il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov a Riyadh il 18 febbraio, ha lasciato intendere che le prove britanniche sul Novichok stanno venendo riesaminate a porte chiuse.

A Rubio era stato chiesto da un giornalista se il suo accordo per ripristinare le operazioni diplomatiche con i russi significasse “che lei considera il caso Skripal o l’annessione della Crimea come chiusi o non più un problema? Perché credo che, come ha detto lei, Keir Starmer sarà a Washington la prossima settimana. Posso immaginare che i britannici non ne saranno particolarmente contenti”.

Rubio aveva esitato prima di rispondere. “Sì, di nuovo, non ho intenzione di negoziare o di parlare di ogni elemento di disturbo che esiste – o è esistito – nelle nostre relazioni diplomatiche e nei meccanismi del loro funzionamento. Basti dire che il Presidente Trump si è impegnato e intende mantenere la sua promessa di fare tutto il possibile per porre fine a questo conflitto. Non possiamo farlo se non c’è almeno un po’ di normalità nel modo in cui le nostre missioni diplomatiche operano a Mosca e a Washington… Lavoreremo con loro per vedere cosa è possibile fare in questo contesto”.

Fonti di Washington sottolineano che il vice di Rubio al Dipartimento di Stato, il vice di Michael Waltz al Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) e le nuove nomine allo Stato Maggiore e al Pentagono avevano tutti partecipato ad operazioni speciali contro la Russia. Sanno che il caso Skripal e la storia del Novichok erano operazioni dei servizi segreti britannici (MI6) e della sezione guerra chimica del Ministero della Difesa. Quello che tutte queste persone, Rubio compreso, non sapevano una settimana fa è cosa risponderà Trump quando Starmer gli chiederà di continuare la guerra degli spetsnaz contro la Russia.

I NUOVI SPETSNAZ DI TRUMP CONTRO LA RUSSIA

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Da sinistra a destra: Louis Bono, Assistente del Segretario di Stato per l’Europa e il Regno Unito dal 20 gennaio; già agente capo degli Stati Uniti incaricato delle operazioni anti-Russia in Georgia, Armenia e Azerbaigian. Sebastian Gorka, Vice Assistente del Presidente e direttore senior del Consiglio di Sicurezza Nazionale per le operazioni speciali (alias antiterrorismo); il Tenente Generale dell’USAF (in pensione). John Daniel Caine, che ha diretto le operazioni spetsnaz per l’Aeronautica Militare nel 2008-2010; 2016-2019; e alla CIA dal 2021 al 2024. La responsabilità di Caine riguardava le operazioni statunitensi in Siria dalla base di Al-Tanf, è il responsabile dell’assassinio a Baghdad del generale maggiore iraniano Qassem Soleimani, avvenuto nel gennaio 2020 e della distruzione dei gasdotti Nord Stream nel settembre 2022. Estrema destra: Il maggiore dell’USAF (in pensione) Michael Jensen, appena nominato supervisore delle operazioni speciali al Pentagono.

Fonti di Washington mettono in guardia dal considerare questi uomini come filo-britannici. “Trump”, confida una delle fonti in via ufficiosa, “ha il classico problema di un politico che teme che i generali e gli uomini delle operazioni speciali delle sue forze armate siano in grado di organizzare un putsch contro di lui. Quindi, Trump deve nominare un nuovo gruppo di militari per eliminare questo rischio. Gli ci vorranno mesi per farlo. Nel frattempo Trump penserà che i britannici potrebbero collaborare a un putsch contro di lui, proprio come, secondo lui, aveva fatto l’MI6 attraverso Christopher Steele per sostenere la campagna presidenziale di Hillary Clinton nel 2016”.

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Questa è la sentenza dell’Alta Corte del 1° febbraio 2024, che aveva respinto la causa per diffamazione intentata da Trump contro Christopher Steele e la sua Orbis Business Intelligence Ltd. Questa azione giudiziaria londinese era stata intentata dopo fallimento di Trump e dei suoi avvocati nel citare in giudizio Steele presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti della Florida in base all’accusa di aver cospirato per danneggiarlo con le menzogne contenute nel Dossier Steele; tale richiesta era stata respinta nel settembre 2022. Per un’analisi del Dossier Steele, leggere qui.

Le fonti di Washington avvertono che i precedenti di Starmer come combattente antirusso scateneranno una reazione da parte di Trump se il Presidente sospetterà che il Primo Ministro stia agendo in modo sleale o minaccioso – di nuovo.

I PRECEDENTI DI STARMER COME COMBATTENTE ANTIRUSSO , MARZO 2018, MARZO 2022, FEBBRAIO 2025

Il 16 febbraio, Starmer aveva rilasciato una dichiarazione al Telegraph in cui affermava di essere “pronto e disposto a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina impiegando le nostre truppe sul terreno, se necessario”.

Il giorno successivo a Riyadh, il condizionale di Starmer, “se necessario”, aveva suscitato un esplicito rifiuto da parte del Ministro degli Esteri russo Lavrov. Dopo aver identificato il Regno Unito come uno Stato nemico in guerra con la Russia sul campo di battaglia ucraino e direttamente impegnato nel coordinamento di attacchi missilistici all’interno del territorio russo, Lavrov aveva dichiarato: “la comparsa di truppe dei Paesi della NATO sotto una bandiera straniera, sotto la bandiera dell’Unione Europea, o sotto bandiere nazionali a questo proposito non cambia nulla. Per noi è inaccettabile”.

Fonti di Washington sostengono che, per Trump, le parole chiave del pezzo di Starmer sul Telegraph non sono i dettagli dell’accordo per la fine della guerra, ma indicano la disponibilità di Starmer ad accettare la guida di Trump. “Mentre in questo momento le nazioni europee devono farsi avanti – e lo faremo”, aveva scritto Starmer, “il sostegno degli Stati Uniti rimarrà fondamentale e una garanzia di sicurezza statunitense è essenziale per una pace duratura”.

Nel contesto dell’arrivo di Starmer a Washington, previsto per giovedì, tutto questo significa “lealtà”, avvertono le fonti. Trump dirà a Starmer che non può operare in modo indipendente senza la sua autorizzazione. Alla presidenza dell’Ucraina non ci dovrà essere un candidato britannico e contro i russi non ci dovranno essere operazioni speciali britanniche che non siano state approvate da Trump. Se ci saranno – se Trump sospetterà la loro esistenza – reagirà con forza e pubblicamente. Starmer non potrà contare sul denaro, sulla condivisione di intelligence e sul coordinamento degli Stati Uniti, tutte cose che costituiscono la tradizionale ‘relazione speciale’”.

Il sospetto di Trump che l’MI6 e la CIA possano agire in combutta per ingannarlo è radicato. Nel marzo 2018, Trump aveva pubblicamente dichiarato di essere pronto ad accettare la versione ufficiale britannica sul coinvolgimento della Russia nell’attacco con il Novichok contro Sergei e Yulia Skripal a Salisbury. Tuttavia, la formulazione di Trump era stata condizionata. “Non appena avremo i fatti chiari, se saremo d’accordo con loro, condanneremo la Russia o chiunque sia il responsabile”.

Un anno dopo, in un pezzo del New York Times sul direttore della, CIA Gina Haspel, era stato rivelato che “la signora Haspel ha anche cercato di dimostrare a [Trump] che il signor Skripal e sua figlia non erano le uniche vittime dell’attacco della Russia. La signora Haspel ha mostrato le foto avute dal governo britannico di bambini ricoverati in ospedale dopo essere stati colpiti dall’agente nervino Novichok, lo stesso che aveva avvelenato gli Skripal. Aveva poi mostrato [al presidente] una fotografia di anatre che, secondo i funzionari britannici, sarebbero state inavvertitamente uccise dal lavoro approssimativo degli agenti russi… Il Presidente Trump era rimasto colpito dalle immagini dei bambini malati e delle anatre morte. Alla fine del briefing, aveva abbracciato l’opzione delle sanzioni forti”.

“Il risultato è stato un esempio”, avevano detto i funzionari, “di come la signora Haspel sia una delle poche persone in grado di far cambiare posizione al signor Trump sulla base di nuove informazioni”.

Il problema è evidente. Le “nuove informazioni” – anatre morte, bambini malati in ospedale, fotografie del governo britannico – erano false; le fotografie erano state falsificate dall’MI6. La Haspel lo sapeva e aveva mentito a Trump.

Da allora sono passati sette anni: Trump ora sa che la Haspel e l’MI6 avevano inventato la storia del Novichok. Anche Starmer sa che Trump sa che la storia del Novichok è falsa. Il Primo Ministro non sa quanto dovrà essere accomodante e sottomesso per evitare uno scontro pubblico con il Presidente sulla verità del caso Novichok.

John Helmer

[1] Una fonte dell’MI6 aveva detto in privato che la sua agenzia, la CIA e i servizi segreti russi sapevano che Litvinenko si era organizzato per ottenere il polonio da Mosca. I russi avevano permesso il trasferimento [del materiale radioattivo] perché ritenevano che sarebbe servito a smascherare il piano del datore di lavoro londinese di Litvinenko, Boris Berezovsky, mettendo così in pericolo il suo status di richiedente asilo nel Regno Unito. Secondo la fonte, tutti e tre i servizi stavano monitorando l’incontro di Litvinenko in un hotel di Londra ed erano stati colti di sorpresa quando Litvinenko si era versato addosso il polonio per sbaglio. La fonte aveva poi detto che gli inglesi erano stati in grado di capitalizzare rapidamente l’avvenimento, incolpando i russi dell’uccisione di Litvinenko.

Fonte: johnhelmer.net
Link: https://johnhelmer.net/no-ifs-no-buts-boots-on-the-ground-lies-on-the-ground-prime-minister-starmer-tells-president-trump-to-fight-russia-the-british-way/#more-91143
22.02.2025
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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