Marcello Pamio – 24 giugno 2023
The Dark Side of The Moon, capolavoro assoluto dei Pink Floyd, considerato universalmente uno dei migliori album di tutti i tempi.
Pubblicato negli States il giorno del capodanno degli antichi romani: 1 marzo del 1973, affronta temi importanti quali il conflitto interiore, il rapporto con il denaro (Money), il trascorrere del tempo (Time), la morte, il rapporto conflittuale con l’altro da sé e l’alienazione mentale.
Alla genesi di queste cause c’è il nostro rapporto con il tempo, e questo è il motivo per cui Time è in cima all’elenco dei brani, al terzo posto.
L’uomo ha inventato un modo per calcolare e gestire lo scorrere del tempo e il brano parla appunto della presa di coscienza di come questo passa e vola via. La canzone quindi ammonisce a non sprecarlo focalizzandosi solo sugli aspetti futili dell’esistenza.
«E poi un giorno scopri che ti sei lasciato dietro dieci anni. Nessuno ti ha detto quando correre, hai perso lo sparo di partenza». Ogni attimo non ha prezzo e va vissuto fino in fondo senza sprecarlo!
Time inizia con l’inconfondibile ticchettio di orologi meccanici interrotto da sveglie e pendoli completamente sballati. Molti anni dopo il geniale tecnico del suono Alan Parsons ha spiegato com’è riuscito a fare una cosa del genere. In pratica il suono delle sveglie venne registrato separatamente dentro un vero negozio di antiquariato, e i singoli nastri poi furono sincronizzati per suonare nello stesso momento, creando un’opera d’arte unica nel suo genere. Tutto rigorosamente analogico e dal vivo! Solo un divergente poteva arrivare a tanto!
C’è poco da fare, Time è un brano a dir poco geniale e al tempo stesso raggelante, come la verità più scomoda. I Pink Floyd vogliono così insegnarci il vero valore del tempo e la sua grande importanza nella Vita!