Ufficiale: Israele sgancia “bombe all’uranio impoverito” a Beirut

The Cradle – News Desk – 8 ottobre 2024

Il 6 ottobre, il presidente dell’Associazione Libanese di Medicina Sociale ha dichiarato che Israele ha bombardato i sobborghi meridionali di Beirut utilizzando bombe vietate con testate all’uranio e ha chiesto di raccogliere campioni dai siti bombardati per inviarli alle Nazioni Unite come parte di un’indagine internazionale.

Secondo le dichiarazioni riportate dalla National News Agency (NNA) Raif Reda, il presidente dell’Associazione, ha chiesto di “raccogliere campioni dai siti dei bombardamenti e di inviare i rapporti alle Nazioni Unite, in modo che il mondo possa testimoniare la storia sanguinosa e criminale del nemico sionista”,.

Le testate realizzate con involucri di uranio impoverito sono progettate per penetrare in profondità nelle fortificazioni, causando distruzioni significative e rilasciando gas tossici. Sono anche radioattive e sono state collegate a un massiccio aumento dei tassi di cancro in Iraq dopo le guerre statunitensi del 1991 e del 2003.

Il quotidiano libanese L’Orient Today riporta che le forze aeree israeliane potrebbero aver utilizzato bombe all’uranio impoverito quando la loro aviazione ha sganciato 80 bombe da una tonnellata (2.000 libbre) su almeno quattro edifici residenziali nella periferia meridionale di Beirut il 27 settembre per uccidere il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Il The New York Times osserva che un video diffuso dall’esercito israeliano mostra che gli aerei da guerra che hanno effettuato la missione per assassinare Nasrallah erano equipaggiati ciascuno con sei missili BLU-109 di fabbricazione statunitense.

L’Orient Today fa notare che, secondo un rapporto dell’Istituto navale statunitense, il tipo di esplosivo più comune all’interno di questi missili è costituito da bombe classificate come GBU-31.

Queste munizioni guidate sono note per la loro capacità di penetrare strutture in cemento armato o in acciaio grazie a un involucro di uranio impoverito (DU), utilizzato per la sua alta densità, che aumenta la resistenza delle bombe all’impatto con il suolo”, ha aggiunto il giornale libanese.

L’aviazione israeliana ha già usato queste bombe a Gaza. Un rapporto presentato alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha documentato il lancio di bombe GBU-31, GBU-32 e GBU-39 in occasione di attacchi aerei condotti dall’aviazione israeliana su edifici residenziali, una scuola, campi profughi e un mercato tra il 9 ottobre e il 2 dicembre 2023.

Le munizioni all’uranio impoverito rappresentano un rischio per i civili anche anni dopo che un sito è stato bombardato, perché al momento dell’impatto rilasciano particelle radioattive e contaminano il suolo e l’ambiente circostante.

È noto che l’aeronautica statunitense ha utilizzato testate all’uranio impoverito durante entrambe le guerre in Iraq.

Il ricercatore Souad al-Azzawi, professore associato di ingegneria ambientale presso l’Università Canadese di Dubai ed ex direttore del programma di dottorato in ingegneria ambientale presso l’Università di Baghdad, cita studi che dimostrano che i casi di leucemia infantile sono aumentati del 60% tra il 1990 e il 1997 e che i difetti alla nascita sono triplicati tra il 1990 e il 1998 a Bassora, in Iraq.

Nel 1990 l’aviazione statunitense aveva bombardato Bassora in risposta all’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. Al-Azzawi sostiene che l’uranio impoverito utilizzato durante questi conflitti è responsabile dell’aumento del cancro e dei difetti congeniti nella zona.

L’uranio impoverito è uno dei contaminanti più discussi in relazione ai difetti congeniti. Nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto intitolato “Potential Impact of Conflict on Health in Iraq” (Impatto potenziale del conflitto sulla salute in Iraq), in cui si suggerisce che l’uranio impoverito potrebbe essere collegato alle segnalazioni di un aumento di tumori, difetti alla nascita, problemi di salute riproduttiva e malattie renali nella popolazione irachena dal 2003.

Il Middle East Research and Information Project (MERIP) ha riferito che l’uranio impoverito potrebbe essere tra le cause di un massiccio aumento di difetti alla nascita tra i bambini di Falluja, che le forze statunitensi hanno bombardato pesantemente durante le battaglie con gli insorti nell’aprile e nel novembre 2004.

Il MERIP ha osservato che la pagina Facebook dell’ospedale di Falluja dedicata alle malformazioni congenite, dove il personale medico ha catalogato i casi, ha rivelato numerose e diverse anomalie congenite. I bambini di Falluja nascono regolarmente con idrocefalia, palatoschisi, tumori, teste allungate, arti troppo grandi, arti corti, orecchie, nasi e spina dorsale malformati.

Link: https://thecradle.co/articles-id/27194

Segnalato da un lettore del canale Telegram ComeDonChisciotte-Commenti

Traduzione (IMC) di CptHook per ComeDonChisciotte

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