Il WWF Toscana ha recentemente, con un comunicato stampa, criticato con toni molto duri lo stato delle riserve naturali e di un po’ tutte le aree protette della Regione. In un momento storico dove, di giorno in giorno, si rende evidente la crisi ecologica globale, le aree naturali protette assumono una importanza sempre maggiore e andrebbero incrementate ed ampliate, ma al contrario la situazione peggiora quotidianamente.
La nota del Wwf fa riferimento alla tappa di un rally che si è tenuta a febbraio all’interno della riserva naturale e sito della Rete Natura 2000 del Pigelleto, nella zona del Monte Amiata. L’associazione ha definito l’evento un ennesimo episodio molto grave e ha sottolineato come la tutela di queste aree sia carente. L’associazione ambientalista denuncia: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a tagli indiscriminati all’interno di riserve naturali, interventi lungo i fiumi in siti Natura 2000, escavazioni minerarie nel Parco Regionale delle Apuane. A questo è seguito l’annientamento di fatto della vigilanza volontaria e della Polizia Provinciale che in pratica sono state esautorate dai controlli in molti ambiti di tutela ambientale. Le riserve, in molti casi, non hanno più nemmeno la tabellazione a segnarne i confini, la rete dei sentieri versa in condizioni critiche, l’abbandono di rifiuti, la circolazione incontrollata di moto ed auto non autorizzate sono all’ordine del giorno. A tutto questo va aggiunto l’accesso da parte di malintenzionati o criminali ambientali a causa dell’assenza di controlli e di barriere che impediscano il transito ai mezzi non autorizzati».
L’episodio stigmatizzato dal Wwf è avvenuto in una piccola riserva situata nei pressi di Piancastagnaio, facente parte anche della rete di aree protette europee Natura 2000. «La Riserva del Pigelleto è grande poco più di 800 ettari e ospita ambienti forestali rari, con numerosi animali protetti come il falco pecchiaiolo, il torcicollo, la salamandrina dagli occhiali, la martora, numerose specie di pipistrelli ed il lupo. Si tratta di un ambiente poco abitato, lontano da paesi, dove anche il silenzio e il fruscio del bosco dovrebbero essere tutelati».
Secondo diversi abitanti del comune e gli attivisti del WWF, «questo evento ha comportato sicuramente un inquantificabile disturbo a tutta la fauna selvatica ma soprattutto dimostra che le riserve naturali non vengono viste come luoghi di tutela del patrimonio ambientale». Per questo motivo è stata lanciata una petizione per chiedere che non si ripetano più in futuro manifestazioni di questo tipo. Sempre il WWF Toscana ha polemizzato nel comunicato stampa con il Sindaco del comune di Piancastagnaio, che ha affermato “le riserve sono di tutti”. Questa la risposta: “Caro Sindaco, le riserve sì sono di tutti, ma di tutti coloro che vogliono tutelare il territorio, che vogliono proteggere l’ambiente, che vogliono fruire della Natura senza alterarla o disturbarla. Questo è lo scopo delle riserve. Le riserve non sono una sala-giochi pubblica!”.
Nel tempo si sono avute denunce del mondo ambientalista, numerose petizioni, grandi manifestazioni popolari che hanno chiesto con forza una gestione diversa e un’attenzione maggiore per aree di altissimo valore naturalistico (vedi ad esempio le mobilitazioni di massa per le Alpi Apuane, il Padule di Fucecchio, i tagli forestali nel bosco del Belagaio e nella Montagnola Senese, gli interventi idraulici nel fiume Merse ed altri corsi d’acqua protetti), ma scondo gli ambientalisti l’attenzione da parte delle istitutizioni non è ancora sufficiente.
Il WWF ha poi rivolto al governo della Regione Toscana ed al sindaco di Piancastagnaio, nonché alle Strutture tecniche regionali demandate, un appello che qui riportiamo. “Non possiamo pensare di risolvere i gravi problemi ambientali e la crisi climatica attuale senza porre al centro delle politiche regionali le aree protette di tutto il nostro territorio. La biodiversità è vitale per la salute e l’esistenza umana, gli ecosistemi forniscono una miriade di servizi insostituibili, dall’approvvigionamento di risorse, ai servizi di regolazione del clima e dell’equilibrio idrogeologico, al ciclo dei nutrienti fino ai servizi di arricchimento culturale, per fare solo alcuni esempi. Le nostre riserve naturali sono un patrimonio unico invidiato da molti in Europa e nel Mondo. L’inefficienza e l’inerzia delle istituzioni non sono più concepibili nell’attuale contesto storico ed occorre una svolta politica strategica, occorre girare pagina e iniziare davvero a valorizzare e a proteggere i nostri gioielli naturali”.
Il video messaggio del Wwf Toscana: